L'invasione russa dell'Ucraina è iniziata il 24 febbraio 2022: in quella data è cominciata l'offensiva militare delle Forze armate della Federazione Russa nel Paese. La guerra in Ucraina, che va quindi avanti ormai da più di due mesi, ha avuto molte conseguenze anche sulle nostre vite.
L’orrore della guerra si è manifestato sotto i nostri occhi, seppure filtrato dalle lente dei media e dei social network. Abbiamo visto i morti, i feriti, le macerie, le bombe. Le migliaia di rifugiati costretti a scappare, in molti anche nel nostro paese. Alle spalle si lasciano una nazione distrutta, devastazione e anche tantissimo inquinamento, atmosferico e non solo. Effetti a lungo termine che solo tra anni sarà possibile comprendere a fondo.
La morte si è concretizzata in attacchi con bombe e missili che hanno ucciso uomini, animali e anche devastato intere foreste. Tantissimi sono i rifiuti prodotti dal conflitto: macerie, calcinacci, polveri tossiche, automobili, legna...
La guerra ha toccato per un breve periodo anche la zona della centrale di Chernobyl. La famosa centrale nucleare che fu protagonista di un disastro ambientale senza precedenti, dopo quarant’anni è stata teatro di scontri, atti di guerriglia, molto pericolosi perché fatti in una zona dove ancora c’è la possibilità di andare a toccare reattori nucleari, con conseguenze dannose per tutta l’Europa.
Inquinamento da amianto
Altro grave impatto sull’ambiente lo hanno avuto e lo stanno avendo le bombe lanciate ogni giorno sulle città. Parliamo di esplosivi altamente inquinanti, in grado di rilasciare gas tossici nell’aria, metalli pesanti, sostanze cancerogene che rendono l’aria irrespirabile con conseguenze drammatiche per tutti.
Sappiamo inoltre che il problema amianto in Ucraina è particolarmente presente, dal momento che questo materiale è stato vietato nell’edilizia del Paese solo nel 2020. Prima di quella data si è costruito usandolo e ora, tra le macerie, si trova ovunque. In città distrutte dalle bombe come Mariupol di sicuro si troveranno quintali di materiali contenenti fibre di amianto.
L’amianto è un concreto pericolo per l’uomo, dal momento che è composto da microfibre che vengono rilasciate dai componenti friabili di costruzione e che possono essere facilmente inalate, provocando malattie dell’apparato respiratorio anche gravi. Per questo l’utilizzo dell’amianto in Italia fu vietato nel 1992, con la Legge n. 257 del marzo 1992. Ma prima di questa data è stato ampiamente utilizzato anche nelle nostre costruzioni. Per questo ne è richiesta una gestione molto attenta.