Iscrizione al RENTRI: guida completa e passaggi essenziali

Iscrizione al rentri

L’iscrizione al RENTRI (Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti) è un passo fondamentale per le imprese e gli enti che operano nel settore della gestione dei rifiuti. L'introduzione del RENTRI, con il Decreto Ministeriale n. 59/2023, segna una svolta importante nella tracciabilità dei rifiuti in Italia. Questo articolo ti guiderà passo dopo passo attraverso il processo di iscrizione al RENTRI, evidenziando chi deve iscriversi, le tempistiche e le modalità operative.

Il RENTRI è un sistema elettronico di tracciabilità dei rifiuti istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e ha lo scopo di garantire una gestione più trasparente e controllata dei rifiuti sul territorio nazionale. Il nuovo regolamento introduce procedure digitali e tempistiche precise per l’iscrizione e la trasmissione dei dati relativi alla produzione, trasporto e smaltimento dei rifiuti.

Se desideri maggiori dettagli su cosa sia il RENTRI e il suo funzionamento, ti invitiamo a leggere il nostro articolo precedente che approfondisce l’argomento.

Struttura del RENTRI

Il sistema RENTRI si articola in due sezioni principali:

  1. Sezione Anagrafica: Comprende i dati relativi agli operatori, inclusi i dati delle autorizzazioni rilasciate agli stessi per operare nel settore della gestione dei rifiuti.
  2. Sezione Tracciabilità: Raccoglie tutte le informazioni relative ai rifiuti, incluse quelle richieste dal Codice Ambiente (articoli 190 e 193), e i dati dei sistemi di geolocalizzazione, se applicabili.

Ogni impresa che tratta o produce rifiuti è tenuta a registrarsi, a seconda della tipologia di attività svolta, entro specifiche scadenze stabilite dal regolamento.

Chi deve iscriversi al RENTRI?

L’iscrizione al RENTRI è obbligatoria per una serie di operatori economici e enti che gestiscono o producono rifiuti, suddivisi in diverse categorie. Ecco i principali soggetti tenuti all’iscrizione:

  • Imprese e enti che trattano rifiuti: Tutti gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti devono iscriversi.
  • Produttori di rifiuti pericolosi: Chi produce rifiuti pericolosi è obbligato all’iscrizione, salvo alcune eccezioni specificate nel regolamento.
  • Imprese di trasporto di rifiuti pericolosi: Le aziende che trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che operano come commercianti e intermediari, sono soggette all’obbligo di iscrizione.
  • Consorzi di recupero e riciclaggio: Consorzi istituiti per il recupero di determinate categorie di rifiuti devono anch'essi iscriversi.
  • Produttori di rifiuti non pericolosi con più di 50 dipendenti: Anche i produttori di rifiuti non pericolosi di grandi dimensioni devono iscriversi.

Ci sono poi delle categorie esonerate, come gli imprenditori agricoli che non producono rifiuti pericolosi.

Quando iscriversi al RENTRI

Le tempistiche per l’iscrizione al RENTRI variano in base alla tipologia di attività e alle dimensioni dell’impresa. Ecco le principali scadenze:

  1. Imprese con più di 50 dipendenti: Devono iscriversi entro 60 giorni a partire dal diciottesimo mese dall'entrata in vigore del decreto.
  2. Imprese con più di 10 dipendenti: Hanno l’obbligo di iscrizione entro il ventiquattresimo mese.
  3. Altri produttori di rifiuti pericolosi: Gli obblighi per le aziende con meno di 10 dipendenti iniziano a decorrere dal trentesimo mese.

Per chi non è ancora obbligato a iscriversi, è possibile farlo su base volontaria.

Come iscriversi al RENTRI

L’iscrizione al RENTRI avviene esclusivamente in modalità telematica tramite il portale dedicato, accessibile solo con autenticazione tramite SPID, CIE (Carta d'Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

  1. Accedi al portale RENTRI: Il primo passo è l'accesso al portale RENTRI utilizzando una delle modalità di autenticazione sopra citate.
  2. Inserisci i dati dell’azienda: Dovrai fornire informazioni dettagliate sull’unità locale in cui svolgi l'attività, oltre ai dati relativi ai registri di carico e scarico, se obbligato.
  3. Compila la sezione anagrafica: Dovrai inserire tutti i dati relativi alle autorizzazioni, alle attività svolte (produzione, trasporto, intermediazione, ecc.).
  4. Effettua il pagamento delle tasse di iscrizione: Al termine della procedura di iscrizione, sarà necessario effettuare un pagamento composto da un diritto di segreteria e un contributo annuale. L’importo varia a seconda della tipologia di azienda e del numero di dipendenti.

Costi di iscrizione al RENTRI

Il costo dell’iscrizione al RENTRI varia in base alle dimensioni e alla tipologia di impresa. I principali costi sono:

  • Diritto di segreteria: 10€ per ogni unità locale.
  • Contributo annuale:
    • 100€ il primo anno per le imprese con più di 50 dipendenti, 60€ per gli anni successivi.
    • 50€ il primo anno per le imprese con più di 10 dipendenti, 30€ per gli anni successivi.
    • 15€ il primo anno per i piccoli produttori di rifiuti pericolosi, 10€ per gli anni successivi.

Il contributo annuale deve essere versato entro il 30 aprile di ogni anno.

Trasmissione dei dati al RENTRI

Dopo l’iscrizione, gli operatori obbligati devono iniziare a trasmettere i dati relativi ai formulari di identificazione dei rifiuti (FIR) e ai registri di carico e scarico.

  • Registro di carico e scarico: I dati contenuti nel registro devono essere trasmessi al RENTRI mensilmente, entro la fine del mese successivo all'annotazione.
  • Formulario di identificazione rifiuti (FIR): Gli enti e le imprese che producono, trasportano o trattano rifiuti pericolosi sono tenuti a trasmettere i dati del FIR al RENTRI in formato digitale a partire dal 13 febbraio 2026.

Sistemi di geolocalizzazione per il trasporto rifiuti

Le imprese che trasportano rifiuti pericolosi devono dotare i loro mezzi di trasporto di sistemi di geolocalizzazione. Questo requisito diventa obbligatorio 18 mesi dopo l’entrata in vigore del RENTRI ed è essenziale per mantenere l’iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.

Cosa cambia con il RENTRI

Il RENTRI introduce importanti novità nel settore della tracciabilità dei rifiuti:

  • Digitalizzazione dei registri: A partire dal 2025, le imprese dovranno tenere i registri di carico e scarico in formato digitale, eliminando progressivamente il formato cartaceo.
  • Nuovo modello FIR: Dal 2026, tutti i formulari di identificazione dei rifiuti (FIR) dovranno essere emessi in formato digitale e trasmessi al RENTRI.
  • Maggiore trasparenza e controllo: La digitalizzazione permetterà una gestione più trasparente, con un monitoraggio continuo e dettagliato della produzione e movimentazione dei rifiuti.

Cancellazione dal RENTRI

È possibile richiedere la cancellazione dal RENTRI qualora l'impresa non rientri più nei requisiti che impongono l'obbligo di iscrizione. La cancellazione ha effetto a partire dall'anno solare successivo alla richiesta.

Deleghe per la gestione del RENTRI

Le imprese possono delegare terzi, come associazioni di categoria o società di servizi, per la gestione della trasmissione dei dati al RENTRI. Tuttavia, la responsabilità del contenuto delle informazioni trasmesse rimane sempre in capo al produttore dei rifiuti.

Richiedi supporto per l’iscrizione al RENTRI

Per chiunque necessiti di supporto nell’iscrizione al RENTRI o nella gestione della trasmissione dei dati, i consulenti di Eurocorporation sono a disposizione per fornire assistenza personalizzata. Contattaci per maggiori informazioni o per richiedere una consulenza specializzata.

FAQ

Chi deve iscriversi al RENTRI?

Le imprese e gli enti che trattano rifiuti, i produttori di rifiuti pericolosi, i trasportatori e i commercianti di rifiuti pericolosi, e i consorzi per il recupero di rifiuti sono obbligati all’iscrizione.

Quali sono i costi di iscrizione al RENTRI?

Il costo varia a seconda delle dimensioni dell'impresa. Il diritto di segreteria è di 10€, mentre il contributo annuale va da 100€ per le grandi imprese a 15€ per i piccoli produttori.

Quando si devono trasmettere i dati al RENTRI?

I dati del registro di carico e scarico devono essere trasmessi mensilmente, mentre i dati del FIR devono essere trasmessi digitalmente a partire dal 2026.

Posso delegare la gestione del RENTRI?

Sì, è possibile delegare associazioni di categoria o terzi per la trasmissione dei dati, ma la responsabilità rimane in capo al produttore.

Cosa succede se non mi iscrivo al RENTRI?

Il mancato rispetto degli obblighi di iscrizione può comportare sanzioni amministrative e la sospensione dell’attività.

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