Gestione rifiuti di officine per autoriparazione

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Gestire correttamente i rifiuti prodotti dalle officine di autoriparazione è essenziale non solo per il rispetto delle normative vigenti, ma anche per la tutela dell'ambiente e della salute pubblica. Questo articolo esplorerà le diverse tipologie di rifiuti prodotti nelle officine, la loro classificazione secondo il codice CER, i principali divieti e le migliori pratiche di gestione.

Tipologie di rifiuti prodotti

Olio esausto

L'olio esausto è uno dei principali rifiuti prodotti dalle officine. È essenziale che questo venga raccolto e stoccato correttamente per evitare contaminazioni ambientali. Gli oli usati devono essere conservati in cisterne apposite, serbatoi o fusti dotati di dispositivi anti-traboccamento.

Batterie al piombo esauste

Le batterie esauste devono essere stoccate in contenitori resistenti all'acido solforico, con coperchi per evitare contaminazioni. Questi contenitori devono essere posizionati in aree di deposito temporaneo coperte e su superfici impermeabili.

Filtri

I filtri dell'olio e dell'aria dei veicoli devono essere svuotati dai residui e conservati in contenitori a tenuta, dotati di chiusure sicure per impedire fuoriuscite.

Stracci, segatura, carta sporca

Materiali assorbenti come stracci e segatura, se contaminati da sostanze pericolose, devono essere gestiti come rifiuti pericolosi e conservati in contenitori chiusi a tenuta stagna.

Filtri aria dei veicoli

Questi filtri devono essere trattati in modo simile ai filtri dell'olio, garantendo che non vi sia fuoriuscita di residui contaminanti.

Imballaggi in plastica e metallici

Gli imballaggi contaminati da sostanze pericolose devono essere gestiti come rifiuti pericolosi. È importante differenziare tra imballaggi contaminati e non contaminati per assicurare una gestione corretta.

Rottami ferrosi e non ferrosi

I rottami metallici devono essere stoccati in contenitori adeguati e coperti per evitare la dispersione di particelle pericolose.

Fanghi spurgo pozzetti lavaggio

I fanghi risultanti dalla pulizia dei pozzetti devono essere gestiti come rifiuti speciali e stoccati in contenitori appropriati.

Pneumatici fuori uso

Gli pneumatici devono essere raccolti e avviati a processi di recupero o smaltimento specifici per evitare il loro abbandono incontrollato.

Apparecchiature fuori uso (lampadine)

Le apparecchiature come le lampadine devono essere gestite come rifiuti elettronici e raccolte separatamente per il recupero dei materiali pericolosi.

Liquido per freni e antigelo

Questi liquidi devono essere stoccati singolarmente in serbatoi appositi e non miscelati con altri tipi di rifiuti. È fondamentale etichettare correttamente ogni serbatoio per identificare i rischi associati.

Classificazione dei rifiuti secondo il codice CER

Cosa è il codice CER

Il codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti) è un sistema di classificazione che assegna un codice numerico specifico a ogni tipo di rifiuto prodotto. Questo sistema facilita la gestione, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti in conformità con le normative europee.

Struttura del codice CER

Il codice CER è composto da tre coppie di numeri:

  1. I primi due numeri identificano la categoria del rifiuto.
  2. I secondi due numeri identificano il processo produttivo.
  3. L'ultima coppia di numeri identifica il singolo rifiuto.

Importanza della corretta classificazione

Una corretta classificazione dei rifiuti secondo il codice CER è fondamentale per garantire che i rifiuti siano gestiti in modo sicuro e conforme alle normative. Questo processo è essenziale per evitare sanzioni e per promuovere pratiche ambientali sostenibili.

Divieti principali nella gestione dei rifiuti

Divieto di miscelazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi

È vietato miscelare rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi, così come rifiuti pericolosi con caratteristiche di pericolosità diverse. Questo divieto è fondamentale per prevenire reazioni chimiche pericolose e contaminazioni incrociate.

Divieto di abbandono e deposito incontrollato

L'abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo sono severamente vietati. Questi comportamenti possono causare gravi danni ambientali e sono puniti con sanzioni pesanti.

Divieto di immissione nei corsi d'acqua

È proibito immettere rifiuti nei corsi d'acqua, sia superficiali che sotterranei, per evitare contaminazioni delle risorse idriche e proteggere gli ecosistemi acquatici.

Deposito temporaneo

Definizione e regolamentazione

Il deposito temporaneo è il raggruppamento dei rifiuti nel luogo in cui sono prodotti, in attesa del loro smaltimento o recupero. Questo deposito deve essere effettuato secondo precise normative per garantire la sicurezza e l'assenza di rischi ambientali.

Condizioni per il deposito temporaneo

  1. Raccolta trimestrale o al raggiungimento di 30 metri cubi: I rifiuti devono essere raccolti e avviati alle operazioni di recupero o smaltimento almeno trimestralmente o quando il quantitativo raggiunge i 30 metri cubi, di cui massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi.
  2. Deposito omogeneo: Il deposito temporaneo deve essere effettuato per categorie omogenee di rifiuti, rispettando le relative norme tecniche.
  3. Imballaggio e etichettatura: Devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura delle sostanze pericolose.

Gestione specifica delle principali tipologie di rifiuti

Oli usati: stoccaggio e prevenzione incendi

Gli oli esausti devono essere stoccati in cisterne apposite, collocate su pavimenti impermeabilizzati e dotate di bacini di contenimento. Le aziende con più di 1 m³ di olio stoccato devono verificare l'applicabilità delle norme in materia di prevenzione incendi.

Filtri: manipolazione e stoccaggio

I filtri devono essere svuotati dei residui di olio e stoccati in contenitori a tenuta, dotati di sistemi di raccolta per i liquidi e chiusure sicure per impedire fuoriuscite.

Batterie: contenitori e aree di deposito

Le batterie esauste devono essere conservate in contenitori resistenti all'acido, muniti di coperchi, e posizionati in aree di deposito temporaneo coperte e su superfici impermeabili.

Materiali assorbenti e stracci sporchi: gestione di rifiuti pericolosi e non pericolosi

I materiali assorbenti contaminati da sostanze pericolose devono essere gestiti come rifiuti pericolosi, conservati in contenitori a tenuta stagna e posizionati in aree di deposito temporaneo sicure.

Rottami ferrosi: collocazione e copertura

I ro ttami ferrosi devono essere collocati in contenitori adeguati e coperti per evitare la dispersione di particelle pericolose.

Liquidi lubrorefrigeranti: stoccaggio e segregazione

I liquidi lubrorefrigeranti devono essere stoccati in serbatoi separati e non miscelati con altri tipi di rifiuti. Ogni serbatoio deve essere etichettato correttamente per identificare i rischi associati.

Da più di 20 anni ci occupiamo della gestione e del recupero di rifiuti in tempi rapidi e in modo professionale. I nostri tecnici sono subito a disposizione per rispondere a qualsiasi domanda, contattaci ora.

FAQs

Quali sono i rifiuti più comuni in un'officina di autoriparazione? I rifiuti più comuni includono oli esausti, batterie al piombo, filtri, stracci sporchi, imballaggi, rottami ferrosi e non ferrosi, fanghi spurgo pozzetti lavaggio e pneumatici fuori uso.

Come si classifica un rifiuto secondo il codice CER? Il codice CER è composto da tre coppie di numeri che identificano la categoria del rifiuto, il processo produttivo e il singolo rifiuto.

Quali sono le sanzioni per la gestione scorretta dei rifiuti? Le sanzioni possono variare da multe amministrative a procedimenti penali, a seconda della gravità dell'infrazione e del tipo di rifiuto gestito scorrettamente.

Quanto spesso devono essere smaltiti i rifiuti nelle officine? I rifiuti devono essere raccolti e smaltiti almeno trimestralmente o quando il quantitativo raggiunge i 30 metri cubi, di cui massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi.

Quali sono le migliori pratiche per la gestione dei rifiuti pericolosi? Le migliori pratiche includono l'uso di contenitori a tenuta stagna, etichettature corrette, separazione dei rifiuti per categorie omogenee, e il rispetto delle normative di imballaggio e stoccaggio.

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